Giovedì è la giornata mondiale contro il diabete, una malattia che colpisce una persona ogni 20. La storia di Andrea Azzarello, diabetico fin da bambino, e campione di karatè, grazie ad un percorso che mette insieme Ausl, ospedali, nutrizionisti e famiglia.
MODENA – Giovedì la giornata mondiale contro il diabete, malattia che colpisce una persona su 20 a livello mondiale e anche a Modena. Malattia che si può affrontare, assieme, puntando alla normalità: ce lo ha spiegato Andrea, che convive col diabete di tipo 1 riuscendo pure a eccellere nello sport.
Basta un poco di zucchero, meglio se combinato con un micro-infusore – ma ad esempio un altro atleta, il tennista Alexander Zverev, usa ancora il tradizionale pungidito: si può avere il diabete di tipo 1 eppure eccellere nello sport, parola di Andrea, paziente-tipo di una rete integrata fatta di AUSL, Ospedali, nutrizionisti, associazioni quali la “Giovani con Diabete” e ovviamente il presidio più importante, la famiglia.
Chiunque può partecipare a rendere normale la vita di un diabetico– non tutti vinceranno gare nazionali di Karatè come Andrea, ma ci si può accontentare. La partecipazione collettiva al trattamento del diabete è sempre più importante, anche perché si stima ne soffra un modenese su 20.
La giornata mondiale del diabete incombe, è giovedì 14 novembre. Con 62 milioni di persone affette in Europa di cui più di 4 milioni in Italia, il diabete è la quarta causa di morte: sono infatti 80mila le morti solo nel nostro Paese, pari a 9 decessi evitabili ogni ora – con un poco di zucchero, e l’aiuto di tutti.