Tutte e sette le proposte pervenute hanno “al centro l’emergenza casa, 500 alloggi di cui il 25% in edilizia sociale”
MODENA – Fu la polemica di inizio mandato, lo “stop” al bando lanciato dalla Giunta Muzzarelli a corollario del suo grande lascito: il nuovo Piano Urbanistico Generale, che impone a Modena per i prossimi decenni di costruire recuperando il dismesso, senza cementificare oltre, compensando le nuove costruzioni con aree verdi e collocandole su suolo impermeabile. Muzzarelli lanciò la proposta ai privati in città di farsi avanti per prendersi carico delle zone ammalorate, ridando loro vita. Diciannove proposte giunsero ma la nuova giunta, capeggiata da Massimo Mezzetti, le bocciò tutte, per poi emettere nuovamente il bando con criteri più stringenti. L’idea del Comune è quella di soddisfare le esigenze dei cittadini e quelle delle imprese edili in un’unica manovra, governata dall’amministrazione pubblica – tanto che parte delle costruzioni verrà seguita direttamente dall’Agenzia per la Casa già nell’ottica di offrire alloggi ad affitto concordato. Parte delle idee per gli interventi verrà ispirata dalle idee proposte dai modenesi tramite il bando “sei la mia città”. Le zone interessate dalle sette nuove proposte saranno le vie Dalla Chiesa, Nobili, Delle Suore, Zodiaco, la zona Fossa Monda Nord e soprattutto i due grandi rompicapi urbanistici di questo tempo