Ha chiuso l’anno con un calo della produzione del 24% dopo tre anni di crescita. Il presidente di Acimac, Paolo Lamberti, ha scritto al presidente di Confindustria Emanuele Orsini.
MODENA – Se la ceramica ha chiuso l’anno tornando al segno più nelle vendite solo grazie alle scorte di magazzino, ma continuando a segnare il passo nella produzione. La flessione maggiore in questo 2024 l’ha avuta il comparto delle macchine per la ceramica che ha chiuso i 12 mesi perdendo il 24% della produzione. Dopo tre anni di crescita il fatturato totale si attesta così a un miliardo e 800 milioni. E’ l’effetto dell’onda lunga della crisi del settore che ora sta colpendo i produttori di tecnologia. Gli investimenti fermi in Italia si sommano al calo dell’export e le prospettive non sono rosee. Tanto che Paolo Lamberti, presidente di Acimac, l’associazione di riferimento per un settore che si sviluppa quasi esclusivamente nel distretto sassolese, ha scritto al presidente di Confindustria Emanuele Orsini per lanciare un allarme.