L’agenzia comunale gestita dal CEIS metterà in campo diverse strategie per reperire alloggi e “ridurre i costi di un diritto fondamentale”
MODENA – Lunghe liste di attesa per l’edilizia residenziale pubblica, ma anche tante persone con occupazione e reddito che non hanno le giuste garanzie per comprare. Di questi problemi si farà carico “Abitare Modena”, sportello inaugurato oggi in via Minutara. L’agenzia Abitare Co. quantifica il costo di una casa nuova a Modena città in 3.450 euro di media al metro quadro, e si parla di piani terra o primi piani; si sale, letteralmente e finanziariamente, fino a 4.100 al metro quadro molto facilmente – prezzi inaccessibili per la maggior parte di coloro che cercano casa, frutto di un aumento-monstre del 25% in dieci anni, e del 4,3% rispetto al 2023. Per quanto riguarda gli affitti invece il peso su uno stipendio medio a Modena è del 45%, invece che del 30%, come dovrebbe essere da linee guida. Con questi gravosi dati sulle spalle si apre la stagione di Abitare Modena, il nuovo servizio del comune di Modena gestito dal Consorzio Ceis, che nella nuova sede di via Minutara 2 si prepara ad affrontare un bisogno che non si riduce. Oggi la strategia è un tavolo con tre gambe: prima, la conclusione dei cantieri partiti (anche) coi fondi PNRR nell’era Muzzarelli, tutti, o quasi, collocati nella grande zona di espansione della città, la cosiddetta Area Nord; poi ci sono le proposte di agevolazione per chi affitta a canone concordato, con Abitare Modena che propone l’acquisizione degli alloggi “vuoto per pieno” e la gestione di tutte le incombenze; infine la riconversione degli uffici in abitazione, che partirà a fine estate, nella convinzione di poter pescare dalla miniera degli sfitti fino a mille alloggi totali in più.