Si fa sempre più grave la situazione a Boccassuolo: la frana ha raggiunto il torrente Dragone e sta alzando la quota dell’alveo. Dopo un lungo vertice in Prefettura, disposte misure di messa in sicurezza per evitare che tutta la terra smossa arrivi nell’alveo e si formi una diga
BOCCASSUOLO di PALAGANO (Modena) – La frana di Boccassuolo continua a scendere con le colate laterali in direzione del torrente Dragone e in queste ore sta iniziando ad alzarsi la quota dell’alveo, mentre l’accumulo di detriti centrale continua a scendere gradualmente ed è ancora in prossimità delle case crollate in Via la Lissandra. Si fa sempre più difficile la situazione nella frazione del nostro Appennino: già 3 milioni e mezzo i metri cubi di terra smossi, un’avanzata di circa mezzo metro all’ora, la superficie complessiva della frana è di 500mila metri quadrati. Numeri che escono dal vertice in Prefettura, convocato dal prefetto Fabrizia Triolo a margine del quale il sindaco di Palagano Fabio Braglia ha chiesto con urgenza di ricevere aiuti da parte delle istituzioni. negli scorsi giorni si sperava che il moto franoso rallentasse; ora il potenziale rischio è che tutta la terra possa scaricarsi nell’alveo del torrente. Da qui la decisione di intervenire proprio sul torrente Dragone, sottostante la frana, dove le colate laterali hanno portato ad un innalzamento della quota dell’alveo, perché non si formi una diga e continuare ad operare sui fianchi creando fossi di guardia perché non si allarghi il fronte franoso stesso. Al momento restano tre i nuclei familiari di residenti evacuati per un totale di otto persone, mentre sono state allontanati 10 nuclei famigliari non residenti (seconde case) per complessivi circa 20 persone. Restano poi 51 le persone parzialmente isolate. Distrutte anche tre abitazioni, così come quattro strade comunali e tre ponticelli di attraversamento.