I ritardi nelle autorizzazioni dal Ministero fanno slittare ufficialmente il completamento della Complanarina: i lavori al cavalcavia della Nuova Estense non sono fattibili subito, si va all’agosto 2026. Ma Comune e Autostrade stanno valutando se intervenire sotto Natale riducendo il ritardo a 6 mesi
MODENA – I ritardi accumulati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono troppo grandi: nonostante l’appoggio bipartisan all’ultima sollecitazione in Parlamento, e un progetto di fatto già completo all’80%, il taglio del nastro della Complanarina slitterà. Un danno doppio per Modena, che aspetta da tempo di collegare la tangenziale e il casello di Modena Sud: l’ultimo intervento, quello sulla rampa d’accesso al cavalcavia sulla Nuova Estense in località Cantone, doveva partire questo agosto ma è troppo tardi ormai, a nulla è servita la corsa a definire l’aggiornamento prezzi; se ne riparla l’estate prossima, oppure – questo il tema del momento – durante le feste di Natale. Il Comune di Modena sta infatti facendo pressione sul MIT perché si acceleri, riducendo il danno patito dal territorio: i lavori di rifacimento della rampa richiederebbero una ventina di giorni, necessari a demolire l’attuale accesso al cavalcavia e costruirne a lato uno nuovo, della lunghezza di cinquanta metri e del peso di seimila tonnellate, da collegare in seguito alla parte sospesa. Venti giorni che tra Natale e la Befana ci starebbero… meteo permettendo ovviamente, aspetto che Autostrade e Prefettura stanno valutando attentamente: in periodo lavorativo la Nuova Estense non può restare chiusa a lungo, ci passano i mezzi pubblici che portano gli studenti alle scuole, ad esempio; Autostrade deve ora presentare un cronoprogramma ipotetico per i lavori natalizi, e sperare che le autorizzazioni che ancora aspetta dal MIT, finalmente, arrivino. In entrambi i casi occorreranno sei mesi pieni dall’apertura del cantiere sulla rampa del cavalcavia: dunque se si lavorerà sotto Natale l’opera sarà aperta in estate, mentre se si lavorerà in estate la data del varo slitterà a gennaio 2027. Col rischio che corrono tutte le opere che slittano: quello di slittare ancora, e ancora, e ancora.