Resta indagato per sequestro di persona per la sparizione di Daniela Ruggi
MODENA – Lo “sceriffo” Domenico Lanza ha patteggiato un anno e sei mesi per detenzione illegale di armi. La sua abitazione di Polinago era stata perquisita dopo che l’uomo, 67enne, in diretta Tv aveva detto di avere in auto alcuni capi di biancheria di Daniela Ruggi, la 31enne di Montefiorino di cui non si hanno più tracce da circa 6 mesi. L’uomo aveva una frequentazione saltuaria con la ragazza, la ospitava in casa per una doccia calda o per lavare i vestiti, dato che l’abitazione della donna era priva di acqua calda. Durante la perquisizione i carabinieri avevano trovato alcune armi d’epoca, ereditate dal padre ma non denunciate. Motivo che aveva fatto scattare l’arresto in carcere. Dopo il patteggiamento, approvato anche dall’avvocato difensore Fausto Gianelli, Lanza è ora un uomo libero, senza nemmeno più l’obbligo di firma, ma resta indagato per sequestro di persona per il caso Ruggi. La sua casa di Polinago rimane ancora sotto sequestro in attesa di nuovi esami del Ris