Erano tremila gli studenti in Fiera a Bologna con il dubbio diffuso che forse il tradizionale test di ingresso fosse la soluzione migliore
BOLOGNA – Tremila matricole in fiera hanno sostenuto il secondo appello del semestre filtro di medicina e chirurgia, introdotto dalla riforma Bernini del maggio scorso che ha abolito il classico test di ingresso. Tre esami unici a livello nazionale e tre materie, Chimica, Fisica e Biologia, in cui si sono cimentati anche gli studenti di odontoiatria e veterinaria.
Il precedente appello di novembre aveva registrato una bassa percentuale di idonei e i collettivi degli studenti avevano sottolineato il rischio di perdere un anno intero. Prima – hanno detto – se non passavi il test a settembre, avevi alternative: ti iscrivevi a un’altra facoltà, potevi comunque iniziare un percorso. Oggi, tra le altre criticità c’è anche l’accorciamento dei programmi di studio dei primi mesi di università, che spesso non forniscono una preparazione adatta. Come è successo a una studentessa che, pur essendosi presentata in fiera, non se l’è sentita di sostenere l’esame.