L’impegno dell’ufficio provinciale sui dirigenti: “Otto le reggenze scolastiche rimaste, e solo quattro plessi senza direttore amministrativo”
MODENA – Con la ripartenza di 64mila giovani e piccoli modenesi sui banchi di scuola, la macchina dell’istruzione pubblica è ritornata a marciare a pieno regime – pur coi consueti problemi, di spazi e di personale, di incertezza e di precariato, a livello nazionale. Tuttavia, il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale assicura che è stato compiuto un grande sforzo tra giugno e settembre per facilitare questa ripartenza – con risultati tangibili anche nei numeri. L’elogio di Schena va prima di tutto al personale dell’ufficio scolastico provinciale che ha governato la ripartenza anticipando di circa una settimana tanto l’assegnazione delle supplenze quanto quella del personale ATA; convocato, quest’ultimo, in una due-giorni di collocamento che ha fatto discutere, con le code nel piazzale di amministrativi e bidelli, che tuttavia hanno scelto spontaneamente di recarsi agli uffici in presenza anziché su delega – spiega Schena, che ribadisce come la procedura sia stata compressa nel tempo il più possibile ed effettuata sotto l’occhio vigile dei rappresentanti sindacali. Risultati rilevanti sono giunti anche sul fronte dei dirigenti amministrativi: le scuole scoperte o in doppia reggenza al primo giorno di lezioni sono calate da 36 ad appena 4; rimangono le carenze, ad esempio, di personale tecnico-amministrativo stimate in circa cento unità, ma i nuovi spazi permessi dai fondi del PNRR consentono un collocamento più agevole degli studenti – cui intanto va, al pari di genitori e personale scolastico, l’augurio del provveditore.