Il Presidente Michele De Pascale: “Provvedimento nei confronti del Governo attuale, non verso la popolazione, le comunità e le persone di religione ebraica”
BOLOGNA – Stop alle relazioni con Israele. La Regione Emilia-Romagna ha sospeso i rapporti economici e culturali con le istituzioni legate al Governo di Benjamin Netanyahu. “Ciascuno di noi – ha detto il presidente Michele De Pascale- deve fare quanto è nelle sue possibilità per cercare di fermare le violenze in corso”. L’Emilia-Romagna interrompe le relazioni istituzionali con Israele. Come già fatto dalla regione Puglia, anche viale Aldo Moro ha deciso di sospendere i progetti e i rapporti istituzionali col governo israeliano. “A fronte delle violenze in atto a Gaza e del procedimento della Corte Penale Internazionale verso il primo ministro Netanyahu per crimini di guerra e contro l’umanità, vi invito a interrompere ogni relazione istituzionale con l’attuale governo israeliano”, è quanto ha scritto il presidente Michele De Pascale rivolgendosi alla sua Giunta e ai dirigenti della Regione e delle Agenzie regionali. “La posizione -rimarca De Pascale – riguarda il primo Netanyahu e il suo governo, e non certo il popolo israeliano, le persone di religione ebraica o le comunità presenti nel nostro territorio, da sempre protagoniste del dialogo e dell’impegno contro ogni forma di violenza”. Con Israele, l’Emilia-Romagna ha in atto rapporti economici e culturali che riguardano l’innovazione industriale, l’automotive, l’agroalimentare e il biomedicale, a cui si aggiungono le collaborazioni con le varie Università. “Ciascuno di noi – dice De Pascale- è chiamato a fare quanto è nelle proprie possibilità, nel pieno rispetto delle leggi e delle competenze costituzionali, per contribuire a fermare le violenze in corso”
