Un caso clamoroso che coinvolge quasi mille insegnanti modenesi delle scuole dell’infanzia: Unimore ha inviato loro una mail per informarli che la laurea conseguita non è più sufficiente per lavorare nei servizi educativi. Per sanare, per così dire, la situazione, occorrerà tornare sui libri: ipotesi bocciata dagli ex studenti. La testimonianza di una modenese: “A settembre rischiamo tutti il posto di lavoro”.
MODENA – Un incubo iniziato con una mail, quella che Unimore ha inviato lo scorso 20 giugno a tutti gli studenti iscritti a Scienze dell’Educazione negli anni accademici 2017/18 e 2018/19. Una comunicazione istituzionale che, per quasi mille persone, ha rappresentato una vera e propria doccia fredda.
Tutti laureati e quasi tutti già impiegati in scuole e nidi. Ma all’improvviso senza più i requisiti necessari per lavorare nei servizi educativi della prima infanzia.
L’Università, per ovviare a questa criticità, ha proposto agli ex studenti di immatricolarsi in sovrannumero per poter ottenere i 55 crediti in più rispetto a quelli previsti nel corso di laurea conseguito a suo tempo. Supportati dai sindacati e da associazioni che tutelano i diritti dei lavoratori, gli ex studenti si stanno muovendo per cercare una soluzione che però, dicono, non può essere quella di ritornare sui libri per sostenere gli esami mancanti.