Balzo di nove posizioni nella qualità della vita, trainato dagli indicatori economici. Bene la raccolta differenziata, ancora male la sicurezza
MODENA – Modena fa un balzo in avanti nella classifica della vita stilata dal Sole 24 Ore, tornando a sfiorare la Top Ten: dodicesima, nove posizioni in più rispetto a un anno fa, miglior piazzamento dal 2014 quando la Ghirlandina si piazzò addirittura terza secondo il “Sole”, per quel che vale naturalmente.
La miriade di indicatori presi in esame dall’autorevole quotidiano certifica il miglioramento dell’economia cittadina, categorie “ricchezza e consumi” e soprattutto “affari e lavoro” dove le posizioni guadagnate sono addirittura 22: confermato il primato assoluto nell’acquisto di beni durevoli – per Modena, una tradizione – mentre colpisce il quarto posto nella risposta a uno dei problemi più attuali in ambito economico, la formazione continuativa del personale.
Ventidue sono anche le posizioni guadagnate sul fronte “ambiente e servizi”, trainato dal balzo in alto – il secondo consecutivo – della raccolta differenziata di rifiuti spinta dalla nuova modalità.
Sui servizi si conferma il chiaroscuro degli ultimi anni: bene l’infanzia, benino gli anziani, mediocri quelli per i giovani. In generale il rettangolo che va da Bologna a Piacenza, includendo cinque province emiliane e anche Cremona, vede in Modena la più performante.
In calo, tuttavia, il delicato indicatore della sicurezza che vede ancora furti e rapine nelle varie modalità semplicemente troppo numerose, mentre sugli stupefacenti il dato è meno eclatante.
Altro tema: le violenze di genere, tante quelle denunciate, ma può anche trattarsi di un dato con risvolti positivi – per così dire – legati ad esempio all’emersione del sommerso e a una qualità elevata dei servizi a favore delle vittime.
Quanto alla classifica nazionale, in testa ci sono Trento e Bolzano seguite da Udine. In generale le città metropolitane migliorano ma con alti e bassi che in qualche modo si rivedono anche a Modena – quasi come se la città della Ghirlandina fosse una “grande piccola” per opportunità, servizi, ma anche problemi.
