Servirebbero 19 “qualificati” in più e in provincia è rimasta una sola autoscala
MODENA – Il problema è stato segnalato in prima battuta a fine marzo e poi portato, nelle scorse ore, in consiglio regionale da Paolo Calvano del Partito Democratico: se i territori piangono da tempo gravi carenze negli organici di Polizia e Carabinieri, addirittura gravissime sono quelle che affliggono i Vigili del Fuoco – “mai così pesanti in vent’anni” fanno sapere in tutta l’Emilia-Romagna, e Modena non fa eccezione. Nella nostra provincia la carenza più dannosa per la capacità operativa del corpo è quella dei cosiddetti qualificati, i “caschi rossi” autorizzati a coordinare gli interventi di soccorso in qualità di responsabili del servizio: oggi al territorio mancano 19 “marescialli”, il 30% del necessario; carenza seguita a stretto giro – per impatto – da quella del “personale vigile”, ossia i soldati, il 15% in meno del previsto. Carenze che superano addirittura il 50% per quanto riguarda il personale amministrativo e di supporto, che non spegne gli edifici in fiamme certo, ma si occupa di aspetti importanti per la vita dei Vigili del Fuoco quali i conteggi dei turni, dei frequenti straordinari, delle buste paga. Infine, c’è il tema dei mezzi che scarseggiano, vecchi di vent’anni o più oltretutto: nell’intera provincia c’è, ad esempio, una sola autoscala a Modena. Un incontro urgente è già fissato in prefettura a Modena per il prossimo 25 giugno: in quell’occasione i Vigili del Fuoco torneranno a chiedere l’assegnazione straordinaria di personale qualificato per il periodo più delicato, l’estate, e un piano di reclutamento e formazione a lungo termine contro il preoccupante deserto nelle caserme.