Denuncia della deputata modenese 5 stelle Stefania Acari a 33 anni dalla morte di Paolo Borsellino. In base a nuovi documenti, il magistrato voleva mettere agli atti dell’inchiesta sulla strage di Capaci la testimonianza secondo cui a Palermo era presente anche l’estremista di destra Stefano Delle Chiaie
MODENA – 33 anni fa moriva il magistrato Paolo Borsellino, che stava indagando anche sulla presenza dell’estrema destra nella strage di Capaci. “La commissione antimafia di oggi però non vuole approfondire ed è bloccata” denuncia la deputata modenese 5 stelle Stefania Ascari, membro della commissione. Paolo Borsellino, ucciso 33 anni fa, stava indagando sull’intreccio tra mafia ed estrema destra riguardo alla strage di Capaci ma la commissione antimafia, presieduta da Chara Colosimo di Fratelli d’Italia, non sembra aver alcun interesse a trovare la verità. A denunciarlo è la deputata modenese dei 5 stelle Stefania Ascari, membro di quella commissione, che pochi giorni fa ha addirittura rifiutato di discutere nuovi documenti che testimonierebbero la presenza dell’estremista di destra Stefano Delle Chiaie a Palermo nei giorni della strage di Capaci e che Paolo Borsellino voleva mettere agli atti dell’inchiesta. Militante della prima ora dell’Msi, leader di varie formazioni della destra eversiva, Delle Chiaie era presente anche al summit fascista-mafioso di Montalto nel 1969. Per la presidente della commissione Chiara Colosimo, ritratta in una foto per nulla istituzionale con Luigi Ciavardini, altro leader della destra eversiva condannato anche per la strage alla stazione di Bologna, però, il filo nero tra mafia, estrema destra e servizi non deve essere approfondito.