“Io sono la rivincita dell’uomo comune”. Inizia così la lunga intervista che Vasco Rossi ha rilasciato a Robinson di Repubblica, uscita oggi e che ci regala un Blasco intimista ed emozionato nel parlare della sua infanzia. Tornato da pochi giorni da Los Angeles e pronto a passare il Natale in famiglia e a mangiare i tortellini di Mamma Novella, ha raccontato davvero tanto di sè
MODENA – La sua canzone “Come nelle fiabe” il 26 dicembre del 1965 vinceva l’usignolo d’oro, un premio importante in quegli anni e da lì è cominciata una carriera incredibile che va ancora al massimo. A vincerlo era un ragazzino di 13 anni, e sembra quasi tornare quel bambino Vasco Rossi mentre si racconta nella lunga intervista rilasciata su Robinson di Repubblica dove in prima persona parla della sua infanzia come raramente aveva fatto prima. Quasi appunto come in una fiaba di Natale il Blasco ci porta in una sorta di piccolo mondo antico. Un’infanzia felice in cui racconta di Zocca della neve, degli inverni in cui andavamo a slittare – racconta Vasco – e delle guerre delle bande con amici, a fare a sassate o le battaglie con le cerbottane. Un Vasco felice, cullato dalle attenzioni di mamma Novella e dell’amica Ivana, due figure quanto mai presenti anche nella vita del Vasco di oggi, il papà Carlino camionista che era stato prigioniero dei nazisti durante la guerra, di poche parole ma che quando si fissava su una cosa non c’era niente da fare. “Mia mamma c’è sempre stata, oggi è ancora lucidissima ha 94 anni ma ci sentiamo al telefono, sono io adesso a chiamarla e sento che è tanto felice quando mi sente per cui sono felice anche io”. Un Blasco più intimista che si lascia andare ai ricordi , dal tavolo di formica verde della cucina di casa a Zocca, ai bacetti alla Egle sotto alla cattedra, il primo “mi piaci” all’Annamaria a sette, otto anni, litigi tra i genitori per la gelosia materna e i soldi in casa, sempre troppo pochi per arrivare a fine mese e allora si mandava il bambino, il piccolo Vasco, nei negozi, a chiedere di “segnare”. Poi i primi incontri col sesso che si scopriva da soli “che è l cosa più importante che c’è “ – spiega Vasco eppure dice non se ne parla mai. Un’infanzia positiva, felice di quel bambino che poi torna però la rockstar di oggi e svela l’uomo che c’è dietro l’icona, attento al mondo e alla società. Anche su Robinson Vasco rincara la dose sul nuovo codice della strada di Salvini: “Qui non si salvano vite – dice se ne rovinano molte altre”. E poi la panoramica dagli Stati Uniti (da dove Vasco è da poco tornato) a Zocca spiega perché “non va bene così”, il titolo dell’intervista “Dall’amico di Giorgia, Elon Musk – scrive all’autoritarismo crescente, alla logica della paura che ci ha portati – dice – ad affidarci ormai a chi la spara più grossa. Spazio anche alla musica con l’uscita di “Va bene va bene così”, il primo disco live di Vasco nella versione definitiva che comprende dieci pezzi in più. Insomma un Buon Natale del Blasco ai suoi fans, un Buon Natale dal piccolo, grande Vasco.